
io e te. 2018
Il bosco è raccontato da sempre nella narrativa come un luogo ricco di mistero, paura e fascinazione, avente come protagonisti personaggi intenti ad attraversamenti poco sicuri col rischio del non ritorno. In contrasto con il mondo civilizzato, il bosco ne rappresenta il confine per la sua natura selvaggia ed incustodita. Una via obbligata che consente ai viaggiatori, animali e uomini, di testare coraggio e capacità riacquistando l’identità smarrita.
Chi non conosce la fiaba di Cappuccetto rosso, celebre racconto dei fratelli Grimm?
Una storia ricca di preconcetti, archetipi e messaggi metaforici, famosa per il felice epilogo legato alla crescita interiore.
E come nelle fiabe, le illustrazioni di Sofia Battisti vogliono narrarci delle immagini che conciliano un insieme armonico di profumi, suoni e colori immersi in una perenne primavera. Le vedute boschive si intrecciano alle isolate e pacifiche figure bestiali che si perdono nell’incanto del bosco per la ricchezza dei dettagli sempre diversi per forme, colori e tecnica illustrativa, quest’ultima in particolare soggetta a sperimentazione grazie al contrasto di velature tonali o l’utilizzo di materiali differenti come pastelli, gessetti, olio, collage, découpage e mosaici.
Permane un clima che attinge a contenuti femminili sospesi tra sessualità e maternità, sacro e profano, nascita e morte, scenari in cui le anime si smascherano abbracciando la propria solitudine per poi legarsi ad altri spiriti affini e contrari.
L’incontro di una rigogliosa flora e fauna esprime un’unica armoniosa danza ventosa che dona un equilibrio compositivo dove vince il lieto fine.

Autoritratto con opossum del miele. 2018
Parola d’ordine? Sperimentare.
Quanti livelli può raggiungere la creatività?
Sofia Battisti risponderebbe infiniti. Infiniti nella volontà di trasformarla e scorgere sempre nuove strade nella sua inesauribile interpretazione ove si intrecciano ricami, carte, gessetti, colori a olio e matite su scenari che imprimono figure bestiali amoreggianti o in lotta ma sempre contornate da quella poetica che definisce la dimensione del sogno. Una dimensione armonica, un paradiso terrestre sospeso in una primavera umida e rigogliosa nelle profondità del bosco. Protagonisti animali dagli occhi carichi di un’umanità che osserva in un sonoro silenzio, come parole dentro: autoritratti interpreti di storie, quelle a volte sofferte e indelebili, come un generale che ha vissuto gli orrori della guerra o un carcerato che da una lacrima esprime il suo desiderio di libertà tramutato in ali, o ancora l’anticonformismo giovanile sempre più pressante in una società standardizzata e povera di valori. Un alternarsi di pensieri e parole che oscillano in un casuale vortice vitale risultato di incontri e di attese, e nel mezzo resta l’Io, nella sua pienezza e in una evoluzione emozionale permanente. Ognuno con la sua sensibilità, ognuno con la sua storia ma col desiderio di far sentire la sua voce davanti a troppe censure e limiti, quei limiti che un pittore definirebbe spaziali a fronte di uno spazio chiuso come il formato di una tela.
E allora, dove può condurci la creatività?
A oltrepassare i limiti della superficie esprimendo le nostre potenzialità.

Aspettando primavera. 2018
Parola d’ordine? Sperimentare.
Quanti livelli può raggiungere la creatività?
Sofia Battisti risponderebbe infiniti. Infiniti nella volontà di trasformarla e scorgere sempre nuove strade nella sua inesauribile interpretazione ove si intrecciano ricami, carte, gessetti, colori a olio e matite su scenari che imprimono figure bestiali amoreggianti o in lotta ma sempre contornate da quella poetica che definisce la dimensione del sogno. Una dimensione armonica, un paradiso terrestre sospeso in una primavera umida e rigogliosa nelle profondità del bosco. Protagonisti animali dagli occhi carichi di un’umanità che osserva in un sonoro silenzio, come parole dentro: autoritratti interpreti di storie, quelle a volte sofferte e indelebili, come un generale che ha vissuto gli orrori della guerra o un carcerato che da una lacrima esprime il suo desiderio di libertà tramutato in ali, o ancora l’anticonformismo giovanile sempre più pressante in una società standardizzata e povera di valori. Un alternarsi di pensieri e parole che oscillano in un casuale vortice vitale risultato di incontri e di attese, e nel mezzo resta l’Io, nella sua pienezza e in una evoluzione emozionale permanente. Ognuno con la sua sensibilità, ognuno con la sua storia ma col desiderio di far sentire la sua voce davanti a troppe censure e limiti, quei limiti che un pittore definirebbe spaziali a fronte di uno spazio chiuso come il formato di una tela.
E allora, dove può condurci la creatività?
A oltrepassare i limiti della superficie esprimendo le nostre potenzialità.
Note: The text above was written by the Artist. No modification was made by C.O.C.A.
Sofia Battisti nasce a Dolo il 2 novembre 1987 e sin dalla giovane età mostra una predilezione per il disegno e la pittura. Dopo il diploma artistico , prosegue i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si laurea a pieni voti (110/110 e lode). Ha partcipato a molter fiere e concorsi artistici tra i quali Paratissima Torino arte fiera Padova . Ha esposto in diverse gallerie italiane e straniere .